Stabilimento ortofrutticolo con fotovoltaico:
tutti i vantaggi dell’impianto storage.
Gli stabilimenti ortofrutticoli hanno una fabbisogno energetico tra i più particolari: in questo articolo raccontiamo il nostro progetto per la realizzazione di un impianto storage.
L’azienda del nostro cliente opera nella produzione ortofrutticola: in questo contesto, i carichi energetici principali sono i macchinari per la lavorazione e la refrigerazione degli ortaggi. L’azienda integra inoltre un sistema fotovoltaico preesistente, con una potenza di picco di 60 kW.
Come altre strutture dello stesso settore, lo stabilimento è caratterizzato da una domanda energetica fortemente discontinua: grossi carichi (10-20 kW) si inseriscono o disinseriscono in tempi rapidi (1-2 secondi).
In questo caso, anche la produzione di energia derivante dall’impianto fotovoltaico risulta irregolare a causa delle condizioni metereologiche di insolazione, temperatura e altro: ne consegue che l’andamento della potenza che l’impianto scambia con la rete è molto variabile.
Inoltre, l’impianto presenta importanti discrepanze tra la disponibilità di energia da fotovoltaico e la domanda della stessa da parte dei carichi con una percentuale di autoconsumo limitata.
Il nostro valore aggiunto
Abbiamo iniziato il progetto con un’analisi approfondita delle caratteristiche dell’impianto e delle necessità del cliente.
Per risolvere le problematiche evidenziate abbiamo sviluppato un impianto storage con un duplice obiettivo: smorzare i picchi di potenza scambiata con la rete e favorire l’autoconsumo di energia prodotta da fotovoltaico.
Abbiamo quindi messo in opera un impianto di accumulo caratterizzato da un banco di 9 batterie al litio da 48V-60Ah (20kW/25kWh), con corrente massima di carica e scarica di 54A (20kW) e una tensione massima di 499,5V (432V tensione nominale).
La nostra soluzione ha inoltre offerto la possibilità di lavorare off-grid, garantendo la continuità del servizio anche in condizioni di interruzione di fornitura della rete elettrica.
I risultati ottenuti
Nei mesi successivi all’installazione dell’impianto abbiamo monitorato le prestazioni e il rendimento. Abbiamo rilevato come, grazie alla nostra tecnologia storage applicata all’impianto fotovoltaico, nei momenti di sovrapproduzione il sistema carica la batteria, per poi sopperire con l’energia immagazzinata nei momenti di bisogno riducendo l’energia prelevata dalla rete.
In sostanza, abbiamo dato al cliente la possibilità di scegliere in ogni momento la modalità di funzionamento più adeguato alle sue esigenze.
Esaminando i grafici abbiamo inoltre notato che il sistema potrebbe essere più reattivo: nello specifico, era possibile migliorare la velocità di risposta e sfruttare i momenti di sovrapproduzione fotovoltaica caricando le batterie.
Abbiamo quindi iniziato l’ottimizzazione degli algoritmi di gestione dell’impianto.